Biancaneve, la Cortellesi e gli stereotipi di genere: cosa ci insegnano le fiabe?

Nell’analizzare la prospettiva di Paola Cortellesi su Biancaneve e i sette nani, emerge una visione nitida: secondo la comica, il cartone animato riflette in pieno la cultura patriarcale.

In questo articolo cercheremo di smontare alcuni stereotipi di genere presenti nella favola, andando oltre l’interpretazione superficiale e proponendo una lettura attenta ai messaggi impliciti. Il genere, spesso trascurato, gioca infatti un ruolo fondamentale nello sviluppo narrativo e nei modelli che la fiaba trasmette.

“Stereotipi di genere e narrazione relazionale: Biancaneve e i sette nani analizzati in chiave psicologica”

Biancaneve e i sette nani: uno scambio diseguale

Cominciamo dal “baratto” che dà il via alla convivenza tra Biancaneve e i sette nani.
La principessa offre il proprio lavoro domestico in cambio di ospitalità. Ma c’è qualcosa di più profondo: una lettura contemporanea potrebbe evidenziare un comportamento invadente, che sembra ignorare la privacy dei nani.

La dinamica mette in scena una rappresentazione simbolica, in cui la donna si rende “utile” per essere accettata. Un tema ancora attuale, che si riflette in molte relazioni contemporanee.

Stereotipi di genere nelle fiabe: l’uomo incapace di gestire la casa

Il gesto di Biancaneve — riordinare e pulire — richiama uno stereotipo di genere classico: l’idea che l’uomo sia disordinato, infantile, e che solo l’intervento femminile possa riportare equilibrio.

I nani, inizialmente immersi nel caos, dipendono dall’azione della protagonista per ristabilire l’ordine.
La favola, in questo senso, ripropone l’immagine della donna come unica depositaria del senso pratico e della cura domestica.

Confronto con Cenerentola: quando l’oppressione è femminile

Biancaneve e Cenerentola a confronto: due modelli femminili opposti tra stereotipi, sacrificio e narrazioni di genere

Se analizziamo Biancaneve accanto a Cenerentola, emergono sfumature diverse ma ugualmente rivelatrici.
Mentre Biancaneve stringe un patto, per quanto sbilanciato, Cenerentola è ridotta in schiavitù. Viene maltrattata da tre donne — non uomini — che la costringono a vivere in condizioni degradanti.

Qui il messaggio è ancora più ambiguo: le donne possono diventare aguzzine, e la violenza subita da Cenerentola viene minimizzata perché perpetrata da figure del suo stesso genere.

Cultura patriarcale e complicità femminile: una riflessione necessaria

C’è una differenza importante tra mentalità maschilista e struttura patriarcale.
La prima riguarda l’atteggiamento di singoli individui; la seconda è un sistema interiorizzato e mantenuto da entrambi i generi.

Il patriarcato non persisterebbe senza la complicità di alcune donne, che accettano ruoli subordinati, giustificano comportamenti svalutanti e attribuiscono agli uomini un’immagine fragile o inadeguata.
Finché le donne continueranno a considerare gli uomini “naturalmente incapaci”, continueranno — paradossalmente — ad alimentare la stessa cultura che le opprime. Cara Cortellesi, che scivolone! In Biancaneve è l’uomo a uscirne davvero malandato!

Genere, empatia e rispetto: oltre gli stereotipi

Rispetto ed empatia non sono qualità legate al genere. Sono valori universali, che vanno coltivati in modo trasversale e quotidiano.

Per cambiare cultura, dobbiamo interrogarci sugli automatismi con cui etichettiamo il femminile come “accudente” e il maschile come “impulsivo” o “forte”.
Solo così possiamo scardinare gli stereotipi di genere e costruire relazioni più autentiche ed evolute.

Biancaneve e i nani nel bosco: la favola come metafora della cultura patriarcale ancora oggi interiorizzata

In conclusione, leggere le favole con uno sguardo attuale ci permette di cogliere dinamiche nascoste, ma potentissime.
La fiaba di Biancaneve, se riletta con attenzione, può diventare una lente attraverso cui riconoscere e trasformare i modelli interiorizzati che ci abitano da sempre.

🎥 Ho parlato proprio di questo anche in un breve video:
👉 [Guarda il video completo qui]

✨ Alla prossima lettura incantata.

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Solo così possiamo scardinare gli stereotipi di genere e costruire relazioni più autentiche ed evolute.

Per approfondire il tema degli stereotipi nelle fiabe, ti segnalo anche questo interessante spunto: “Riscrivere le fiabe? Cortellesi e il presunto sessismo nelle fiabe”.

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