3 requisiti per una relazione che funziona davvero

(L’ultimo scommetto che non ci avevi mai pensato)

Una mano scrive “Caro Babbo Natale” su un foglio, accanto a un cuore rosso e un pacco regalo, su un tavolo di legno caldo.

In certi momenti dell’anno — e forse questo è uno di quelli — anche noi adulti vorremmo scrivere una letterina a Babbo Natale. Solo che non chiediamo giocattoli, ma qualcosa di più profondo: un partner che funzioni. Una relazione gratificante, stabile, vera.

Se ti ritrovi in questo desiderio, ecco tre requisiti fondamentali da tenere d’occhio. Non sono romantici, ma sono predittivi. E forse — l’ultimo — non l’hai mai davvero considerato.

1. Come vive i rapporti con amici, familiari, ex partner

Spesso chi entra in una nuova relazione desidera presentarsi come il partner migliore possibile. Ma attenzione: non tutti sono pronti a una relazione matura, e molti cercano nell’amore una scorciatoia per cambiare se stessi.

Un partner che ti sceglie per "aggiustarsi", per "guarire" o per “trovare finalmente la serenità” sta semplicemente delegando a te la propria crescita personale.

Prima di lasciarti coinvolgere, osserva con cura:

  • com’è il suo rapporto con genitori, figli, ex partner;

  • come racconta le sue relazioni passate;

  • se mantiene legami oppure ha solo “strappi e traumi”.

Una persona che ha rapporti distruttivi con tutto ciò che lo circonda non è da salvare.
Non è sfortunata: è probabilmente la tua prossima delusione.
E tu, il prossimo partner che “non ha capito”.

2. Come affronta le difficoltà

Vale la stessa regola: si può cambiare, ma non serve una nuova relazione per farlo.

Anzi: le persone sane affrontano prima i propri nodi interiori, poi si aprono a nuove esperienze.

Un partner che di fronte a ostacoli:

  • fugge,

  • minimizza,

  • incolpa il mondo intero,

  • si rifugia nel vittimismo,

…ti sta solo dicendo: “non ho strumenti per stare nella realtà”.

Un comportamento sano non è privo di problemi, ma di alibi.
Se vedi solo fuga, rabbia, silenzi o scarichi di responsabilità, corri tu. Nella direzione opposta.

3. Come litiga

Scommetto che questo non te l’aspettavi.
E invece sì: il modo in cui una persona litiga è un indicatore chiave del suo livello di maturità emotiva.

Litigare bene non significa “non litigare”.
Significa:

  • saper esprimere i propri bisogni,

  • saper ascoltare,

  • saper rimanere anche quando fa male.

Chi urla, offende, scompare, blocca, punisce, umilia, non sta litigando: sta scappando da sé stesso attraverso di te.

E se ti capita un partner che sa comunicare anche nella rabbia, sappi che:

  • ha fatto un buon lavoro su di sé,

  • probabilmente saprà stare anche nella felicità.

Ma attenzione: la stessa cosa vale per te.

Se non sei in grado di reggere un confronto autentico, se cerchi ragioni più che soluzioni, se reagisci con accuse invece che con confini…
non sorprenderti se la persona emotivamente evoluta sparisce in un baleno.

Il tempo è il tuo alleato migliore

Tutti e tre i requisiti che hai letto non si notano nei primi dieci giorni, ma nei primi conflitti, nei primi silenzi, nei primi dubbi. Quando la farfalla nello stomaco vola via e ti resta davanti solo l’essere umano.

Quello è il momento giusto per chiederti:

  • riesce a mantenere relazioni?

  • affronta le difficoltà o le evita?

  • sa litigare o distruggere?

Se le risposte ti inquietano, non è amore.
È autoinganno.

L’amore maturo si costruisce con basi solide, e quelle basi non si vedono nei fiori, ma nelle fondamenta. Nella coerenza, nella comunicazione, nella responsabilità.

Prima di cercare l’amore, lavora su di te

Tutte le illusioni che proiettiamo su chi incontriamo derivano da nostri bisogni insoddisfatti.

Quel gesto gentile che ci fa battere il cuore non dice nulla sull’altro: dice solo quanto eravamo affamate/i di attenzione.

Ecco perché prima di cercare una relazione sana, è importante chiedersi se noi stessi siamo pronti a viverla.

Se non iniziamo da qui, nessun partner sarà mai quello giusto.
E nessuna relazione potrà funzionare davvero.

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Oppure approfondisci il tema con questa lettura:
How to build a healthy relationship – Harvard Health Publishing

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Dr.ssa Martina V. Marino

Counsel-Coach Strategica, Problem Solver, Educatrice Mindfullness, Docente, Orientatrice e Formatrice

Laureata in Psicologia Magistrale

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